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Storia

Storia


L'anno di fondazione tradizionalmente indicato è il 1884, purtroppo non esistendo alcun documento scritto sull'evento, si deve far riferimento alle testimonianze oralmente tramandate da una generazione di musicanti all'altra. Da queste risulta che la Banda venne costituita grazie all'interessamento del Sig. Antonio Culla (un commerciante di Torino che trascorreva le sue ferie a Vallo T.se e abitava nell'attuale casa parrocchiale, poi Villa Astrua) e alla volontà di alcuni giovani del paese che avevano imparato la musica durante il servizio militare nel Regio Esercito Italiano e che, ritornati a casa, avevano iniziato ad andare a suonare nella Banda musicale di Fiano (costituita nel 1852), nel mentre che insegnavano la musica ad altri del paese.

Il Maestro del primo nucleo bandistico (composto da circa 20 elementi) fu Bergero Bartolomeo (1859 - 1938) e la prima divisa era composta da una giacca con sul davanti un cordone intrecciato ad armacollo e sul cappello (simile agli attuali) era posto un pennacchio.

Per avere notizia della prima bandiera occorre giungere al 1912, di questa purtroppo non rimane altra traccia che il ricordo secondo cui doveva essere un tricolore con al centro lo stemma sabaudo.

Il Maestro Bergero Bartolomeo lasciò la direzione artistica della Banda all'inizio degli anni '20, quando iniziò un periodo poco felice per la Banda stessa, perchè nel mentre in cui i soci fondatori lasciavano per motivi d'età, non venivano rimpiazzati dai giovani, un po' a causa della Grande Guerra del 1915/18 e un po' per la forte emigrazione verso Stati Uniti d'America e Francia. Nonostante tutto la Banda di Vallo continuò sempre la sua attività, partecipando attivamente alla vita del paese.

Fu proprio con lo scopo di risollevare le sorti della Banda che i componenti di allora decisero di chiedere la collaborazione (che durerà fino ai primi anni '30) del Maestro Giuseppe Levra di Mathi Canavese, il quale insegnava la musica alle giovani leve di musicanti e in alcune circostanze dirigeva la Banda alternandosi al Maestro di allora Mussino Andrea, che condusse la Filarmonica fino agli anni del 2º conflitto mondiale (autunno 1943), quando la direzione del sodalizio passò per alcuni mesi, fino alla primavera del 1944, a Caglio Giacinto.

E' del 1934 (in concomitanza del 50º anniversario dalla fondazione) l'inaugurazione di un gonfalone, recante una grossa cetra ricamata su campo granata (Presidente dell'epoca era Astrua Giovan Battista, facoltoso imprenditore torinese che trascorreva le sue ferie a Vallo)

Nel 1944 alla direzione artistica della Banda musicale fu chiamato Bergero Ignazio (1896 - 1972), figlio di Bartolomeo, che la mantenne fino al 1969. In questo periodo, esattamente nel 1951, l'allora neo-Padrino (nonchè attuale Padrino), Sig. Guglielmotto Domenico, donò alla Filarmonica una nuova bandiera recante una grossa cetra su campo granata e dall'altra parte il tricolore italiano.

Nel 1984, in occasione del 100º anniversario di fondazione, venne inaugurata una nuova bandiera, che reca da una parte una cetra ricamata in campo blu e dall'altra il tricolore italiano con al centro lo stemma del Comune di Vallo.

Nel 1969 al padre Ignazio subentrò il figlio Bergero Bartolomeo Pietro , che continua la tradizione di famiglia fino al 1993, quando lascia la bacchetta a Bussone Silvia (attuale Maestro).

Nel 1974, in occasione del 90º anniversario, vengono inaugurate nuove divise (le prime dopo quelle del 1884) di colore blu scuro, con la stoffa ceduta al prezzo di costo dalla ditta "Magnoni & Tedeschi" di Cafasse e confezionate, a cura dell'Amministrazione comunale, dalla ditta "Barberini" di Torino (presidente della Filarmonica era Caglio Domenico).

Il 1977 è l'anno in cui termina la costruzione dell'attuale Sede sociale di piazza San Secondo (iniziata nel 1975), resa possibile, grazie al lavoro volontario e gratuito dei soci all'epoca in attività e al contributo dell'intera popolazione, su terreno di proprietà del Comune (ex proprietà Micheletti), concesso alla Banda per 99 anni rinnovabili (la Banda di Vallo è così una delle poche a poter vantare una Sede sociale di sua proprietà). Il presidente della Banda in quegli anni era Airaudi Eugenio, deceduto qualche anno più tardi (5 dicembre 1981) nei boschi di Pessinetto, mentre con altri volontari cercava di spegnere un pauroso incendio; questo suo sacrificio gli valse poi la medaglia d'argento al valor civile.
A questa sede, tra il 2002 ed il 2004, sono stati rifatti interamente i serramenti in legno e la copertura.


Prima dell'attuale sede, la Banda fu costretta a cambiare parecchie sedi, passando dalle prove fatte per alcuni decenni a turno nelle stalle dei vari musicanti, all'edificio delle vecchie scuole elementari (poi demolito per far spazio alla piazza del mercato - ora piazza 22 marzo 1954), poi presso la casa di Maggiorino (dietro la piazza San Secondo), quindi in una stanza della vecchia coperativa, prima presso la casa Oggeri e dal 1955 in una stanzetta al primo piano della nuova sede della Cooperativa di Consumo (ora Centro Servizi Comunale). All'inizio degli anni '70, si utilizzò, come sala prove, per breve tempo anche una saletta al piano terreno del Centro Parrocchiale "Maria Orsola Bussone" inaugurato il 2 giugno 1973.

Alla fine degli anni '70 si registrò una svolta importante nella storia della Banda di Vallo, rappresentata dall'ingresso delle prime donne-musicanti: Emanuela Bergero, Chiara Bussone e Carla Micheletti.

Nel 1984 si svolsero i festeggiamenti per il 100º anniversario di fondazione, organizzati dagli allora amministratori della Banda con a capo il presidente Bergero Aurelio, che vennero articolati con un Concerto che si tenne sabato 28 aprile nella piazza San Secondo davanti alla sede sociale e con la tradizionale festa il giorno successivo, una piovosa giornata di primavera.

La storia degli ultimi anni ha visto l'approvazione dello Statuto della Banda musicale nel mese di gennaio 1995 e l'inaugurazione delle nuove divise (le terze dalla fondazione) nel giugno dello stesso anno.

Un particolare degno di nota di queste divise è rappresentato dal berretto, la cui forma, come si è gia detto, è molto simile a quello delle prime divise del 1884: con questo particolare gli attuali componenti hanno inteso manifestare il proposito che la Banda musicale debba sempre mantenere il piede d'appoggio ben saldo sui valori del suo passato.

Ma, se i valori vanno ricercati nella tradizione, occorre comunque essere pronti a rispondere agli stimoli del progresso e, a riprova di ciò, dal mese di gennaio 1997 una breve storia della Banda musicale insieme con la programmazione della sua attività annuale è consultabile sulle pagine di INTERNET.

Alla fine del 1995 è anche iniziato il secondo corso per allievi musicanti, il primo fu organizzato nel 1989 con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale. In precedenza chi intendeva imparare a suonare contattava direttamente il maestro.

L'affannoso susseguirsi di innovazioni legislative e la necessità di non rimanere soli in un'epoca di notevoli cambiamenti storici ha poi spinto i responsabili della Banda ad aderire nel 1998 all'A.N.B.I.M.A., un'associazione di livello nazionale nel campo bandistico-musicale.

Ogni traguardo che si raggiunge è comunque per la nostra Banda Musicale nient'altro che una tappa di una storia che deve continuare e cosí, durante il concerto di sabato 10 aprile 1999, in concomitanza con i festeggiamenti per il 115º anniversario di fondazione, sono stati usati per la prima volta i nuovi leggii smontabili, che vanno a sostituire quelli in ferro battuto datati anni '50 e anche la vecchia Gran Cassa in legno e pelle d'asino (pensate, la stessa che già veniva usata negli anni '30) ha ceduto il suo posto ad una nuova in lega leggera con pelli in materiale sintetico.
Nel 2004, in occasione dei festeggiamenti per il 120° anniversario di fondazione è stato inaugurato il nuovo gonfalone, confezionato con la stessa stoffa delle divise.
Da alcuni anni, poi, durante l'Estate Vallese la Banda Musicale organizza una serata musicale con altre bande musicali.

Nel concludere questi brevi cenni storici, l'invito che viene rivolto ai lettori è quello di immaginare per un attimo che cosa sarebbe Vallo o qualsiasi altro paese, se non ci fosse la sua "Banda Musicale", pensate a come sarebbe piu' triste e monotono, quasi ........ "come un corpo senz'anima".